La storia del Rolex Explorer, dall’Everest e oltre – Rolex Explore usati Firenze
Spesso il Rolex Explorer viene definito il modello più minimale nella gamma degli orologi sportivi Rolex. È meno ingombrante di un Submariner e meno appariscente (e costoso) di un Daytona. Il che porta molti a dichiararlo l’orologio perfetto per ogni occasione. Originariamente fu concepito dopo che Sir Edmund Hillary e Tenzing Norgay divennero i primi individui a scalare il Monte Everest nel 1953, e da quel momento, il design dell’ Explorer è rimasto quasi immutato, anche se offre però diversi modelli.
Il periodo Pre-Explorer e l’esplorazione dell’Everest
Per quasi tutti i grandi traguardi umani del 20° secolo, vi è un orologio che il viaggiatore indossava al proprio polso. Viaggi sulla luna, medaglie d’oro olimpiche e, naturalmente, la spedizione in cima all’Everest. Molti sanno che è un mito che Tenzing Norgay e Sir Edmund Hillary indossassero il Rolex Explorers quando hanno scalato per la prima volta l’Everest nel 1953, ma ciò non ha impedito a Rolex di usare questa crdenza come un’opportunità di marketing. Rolex aveva effettivamente testato orologi sulle spedizioni himalayane sin dal 1930 per assicurarsi che potessero mantenersi funzionali anche a -40° e con il 70% in meno di ossigeno rispetto al livello del mare. Tuttavia questi orologi non avevano ancora il nome “Explorer”, né i numeri 3 6-9 sul quadrante. Tali orologi furono modificati dopo la produzione dei modelli Oyster Perpetual.
Quando scalò la vetta Himalayana nel 1953, Hillary indossava un Rolex e un Smiths. Dopo il successo della spedizione, Rolex lanciò rapidamente la linea Explorer per commemorare la straordinaria impresa di Norgay e Hillary. Nel 1953, Rolex produsse per la prima volta il Riferimento 6298. Il quadrante era nero con i numeri 3-6-9 simili ad alcuni altri riferimenti come il 6098 e il 6298, ma questi sono più noti per le loro versioni “Everest”, con i numeri arabi o con triangoli al posto di esse.
Dopo il 1953, Rolex ufficialmente introdusse il quadrante nero con i numeri 3-6-9 con il Riferimento 6150 e il Riferimento 6350. L’unica differenza tra i due fu che il 6350 era un cronometro, mentre il 6150 fu classificato come “Precision” (notate però, che avevano lo stesso movimento A296, ma il 6350 era più performante). Particolarmente rari, alcuni 6350 vennero prodotti con un bellissimo “quadrante a nido d’ape”. Il Ref. 6350 è stato il primo modello con l’indicazione “Explorer” sul quadrante, rendendolo il primo “vero” Explorer. Pertanto, tutti i riferimenti precedenti del 6350 furono spesso soprannominati “pre-Explorer”. Come menzionato, tutti i riferimenti pre-Explorer non presentano quadranti uniformi, cosa che invece divenne la regola con le successive versioni.
L’Explorer iniziò a differenziarsi davvero dalla linea Oyster Perpetual nel 1959 con l’introduzione del Riferimento 6610. Aveva tutti i classici segni distintivi di un Explorer: cassa in acciaio da 36 mm, quadrante nero (quadrante dorato in questo caso), i numeri 3-6-9, un triangolo inverso a ore 12, e una lancetta delle ore simile al logo della “Mercedes”. Una variante particolarmente rara del 6610 fu un modello che resisteva all’acqua (50 m) con tale indicazione stampata in rosso sotto l’indicazione “Explorer” sul quadrante.
Tuttavia il modello più noto dell’ Explorer è il Riferimento 1016. In produzione dal 1963 al 1989, subì alcune piccole modifiche, ma rimase straordinariamente fedele al look dell’Explorer 6610. Il 1016 introdusse un nuovo movimento, il calibro 1560, che divenne un movimento distintivo per gli orologi sportivi Rolex negli anni ’60. Agli inizi degli anni ’70 questo movimento fu leggermente migliorato quando Rolex iniziò a utilizzare il calibro 1570, che presentava una lancetta dei secondi. Il 1016 poteva resiste fino a 100 mt di profondità, il che costituì un notevole miglioramento rispetto al 6610.
Come con altri orologi Rolex d’epoca, i primi esemplari di Explorer 1016 hanno quadranti neri lucidi con dettagli dorati, ma verso la fine degli anni ’60, Rolex iniziò a introdurre quadranti neri opachi con un carattere bianco brillante. Proprio nel periodo in cui fu prodotto il 1016, Rolex stava anche pensando a un nuovo materiale luminoso utilizzato sui suoi indici. Fino ad allora aveva usato il radio, ma dopo la scoperta che aveva effetti dannosi sulla salute, venne utilizzare il trizio, un’opzione più sicura. Ciò fu contraddistinto dall’indicazione “T Swiss T” o “Swiss T <25” sul quadrante al posto del tradizionale “Swiss”. QUindi i modelli più vecchi dell’Explorer, hanno l’indicazione “Swiss” scritta sotto il 6.
Nel 1989, Rolex cessò la produzione del Riferimento 1016, modernizzando il classico Explorer con il riferimento 14270. Il nuovo modello fu aggiornato con un quadrante lucido e bordi in oro bianco sugli indici. Il 14270 rimase fedele al diametro originale di 36 mm, sebbene con all’interno un nuovo movimento calibro 3000. Inoltre, il cristallo acrilico del 1016 fu sostituito con il vetro zaffiro.
In quel periodo fu prodotto anche un modello di Explorer molto ricercato: il Blackout. Introdotto per un breve periodo nei primi anni ’90, il Rolex Explorer Blackout aveva numeri arabi neri anziché bianchi. Nella versione più comune gli indici erano bianchi costruiti in trizio, ma solo fino al 1997-1998, quando Rolex iniziò a utilizzare il Super Luminova. Per molti, il rif. 14270 costutisce il mix perfetto di forma e sostanza: non si era ancora completamente evoluto in un orologio moderno e rimaneva fedele al classico look Explorer, in quanto aggiungeva dettagli che elevavano il Riferimento 1016: oro bianco che circondava gli indici, insieme all’introduzione di un nuovo movimento.
Nel 2001, Rolex aggiornò il rif. 14270, producendo il riferimento 114270 con un calibro 3130. Ciò rese il 114270 0,5 mm più spesso del 14270 (12 mm v. 11,5 mm), ma a parte questo, i due orologi sono gli stessi. Il più recente Explorer, con Riferimento 214270, arrivò sul mercato per la prima volta nel 2010, e fu dotato di una scocca Oyster da 39mm. Ciò fu un aggiornamento gradito per coloro che desideravano qualcosa di più moderno rispetto alla tradizionale dimensione dei 36mm utilizzata in tutti i riferimenti fino al 2010, anche se ottenne recensioni contrastanti. Successivamente, Rolex aggiornò ulteriormente questo riferimento, versione che è spesso indicata come Mark 2 o Mk2, mentre la versione del 2010 originale viene anche chiamata Mark (Mk 1).
Il Rolex Explorer è il “Rolex per le persone a cui non piace Rolex”, ma è così apprezzato dagli appassionati che resta uno dei modelli più venduti e ricercatie. Se anche tu sei un appassionato o un collezionista degli orologi Rolex, o semplicemente vuoi comprare un Rolex Usato, visita la sezione del nostro sito: Rolex Usati Firenze oppure passa da Il Gioiello IN a Firenze in Via Dei Neri 90 (rosso) a Firenze.